Gli spettacoli di fuoco sono forse i più divertenti da fotografare fra quelli citati; impongono una buona dose di pazienza e reattività, ma soprattutto mettono a dura prova l'attrezzatura dal punto di vista sia della messa a fuoco che del rumore digitale:
la messa a fuoco fatica per via della scarsa illuminazione, e il rumore digitale è naturale conseguenza dell'elevato valore di sensibilità ISO che si deve impostare.
In questo articolo alcuni scatti ripresi proprio durante questi eventi aperti al pubblico:
SPETTACOLI DI FUOCO
Detto questo, ok scattare a questi eventi è divertente, è una sfida... ma la maggior parte delle volte si arriva a casa con degli scatti poco lavorabili e in generale "difettati" dalla concitazione.. [prevalentemente con il taglio sbagliato, o semplicemente con il pubblico troppo visibile o con il soggetto esposto correttamente e la fiamma palesemente "bruciata" perchè molto piu' luminosa del soggetto].
Con un amico ci siamo quindi detti; perchè non scattare delle foto "posate" a questi artisti?
Si potrebbero superare di slancio molte delle difficoltà citate sopra:
- Si può scegliere una location adatta, e soprattutto priva del folto pubblico e degli elementi di disturbo tipici delle piazze usate come palcoscenico per questi eventi;
- Si può tenere la sensibilità della fotocamera a 100 ISO sfruttando il flash per congelare i movimenti dei soggetti [questo aggiunge comunque delle problematiche allo scatto, delle quali parlerò dopo];
- Si ha ovviamente tutto il tempo per decidere la posa preferita, per curare tutti gli aspetti come tipicamente è possibile fare nelle foto posate";
Insomma, apparentemente è come scattare delle normali foto in studio...
Vabbè... casualmente l'amico citato prima [Francesco] conosce bene 3 abili focolieri [Animae Ignis] e li contatta per avere info sulla loro disponibilità; loro accettano volentieri!
E' la volta di decidere una location e con l'esperienza di una sessione precedentemente scattata sempre da Francesco , ci accordiamo per scattare le foto al fiume [in una zona priva di vegetazione, con il classico letto di ciottoli e sabbia].
Arriva il giorno degli scatti, giunti nella zona scelta [qualcuno immagino ancora mi stia maledicendo per quanto abbiamo camminato carichi come muli fra sassi e sabbia :) ] prepariamo l'attrezzatura [io e Francesco quella fotografica, Alessandra, Martina e Matteo quella da focolieri!].
Scegliamo di fotografare un soggetto alla volta, e a turno [quando scatta Francesco io lo aiuto se gli serve qualcosa e viceversa, in modo che ognuno posiziona i flash come gli aggrada e si sceglie una posa con il soggetto come gli piace! ].
Come in tutti i set c'è un po' di preparazione delle luci prima di partire a scattare seriamente; avevamo a disposizione i seguenti accessori:
- 2 soft box 60*60cm
- 1 beauty dish da 50cm di diametro
- 1 octa da 80cm di diametro
- stativi vari
- 4 flash Canon 430EX
- 1 flash Canon 580EX
- 1 flash Canon 600EX
Definite le idee di massima arriviamo finalmente a scattare!
Le difficoltà cambiano rispetto a quando si fotografano i focolieri "live":
- Le pose statiche fanno bruciare diversamente il petrolio utilizzato per bagnare gli attrezzi [e questi si scaldano maggiormente, rendendo piu difficile il loro maneggiamento];
- Le pose stesse sono difficili da trovare, mentre per lo spettacolo live ci si "limita" a catturare momenti! [e qui la fantasia di Alessandra, Martina e Matteo hanno dato una grossa mano!];
- Come accennato all'inizio è difficile bilanciare la luce fredda del flash con la temperatura colore della fiamma accesa, l'illuminazione delle zone di pelle nuda risente infatti esclusivamente della luce del flash, perchè il "riflesso" della fiamma ha un'intensità luminosa decisamente inferiore a quella della potenza del flash [considerando che si vuole ottenere un'immagine con la fiamma esposta correttamente e non "bruciata" come accade spessissimo nelle foto "live"];
[tutte le foto sono scattate con luce flash, utilizzando diverse combinazioni con i softbox e/o il beauty dish; tutte ad esclusione dell'ultima in quanto alla fine della sessione, in tarda nottata, si è alzato un malefico vento che rendeva pericoloso tenere ben fermi gli accessori incendiati, ho quindi deciso di scattare qualcosa in luce naturale, con il mio fidato 85mm f1.2 L]
Un grande grazie per questa esperienza a [in ordine alfabetico] :
Alessandra Amorotti
Francesco Scappazzoni
Martina Landini
Matteo Berini