Partiamo dal presupposto che per me fotografia analogica significa Bianco & Nero; questo perchè non ho l'attrezzatura adatta a sviluppare i negativi a colori.
Per la fotografia in analogico uso prevalentemente la mia Yashica Mat 124-G, una medio formato a pozzetto in produzione dal 1970 al 1986, ottenuta da uno scambio con un amico.
L'analogico affrontato come ho iniziato io offre una miriade di soddisfazioni, partendo dal piacere di usare la fotocamera stessa passando per l'emozione dello scatto senza vedere subito dopo il risultato (il che presenta sempre un'incertezza) per finire con lo sviluppo del rullo.
Lo sviluppo lo faccio in casa, è relativamente semplice ottenere risultati piu' che soddisfacenti ed è anch'esso magico.
Si parte dal verificare i tempi di sviluppo del rullo usato (io uso dei rulli economici, prevalentemente Rollei RPX100) e da qui si sceglie il prodotto chimico per procedere.
Mi attrezzo una camera oscura provvisoria in cantina ogniqualvolta mi serve e nel buio totale carico la pellicola nella tank.
Il resto è un susseguirsi di azioni precise, con le quali (una volta capito il meccanismo) si puo riuscire subito a migliorare i singoli fotogrammi.
La cosa piu entusiasmante è ovviamente l'apertura della tank a sviluppo ultimato, è un attimo di trepidazione, temo sempre di aver sbagliato qualcosa all'inizio, poi srotolo la pellicola e vedo le immagini in negativo (sono gia ben visibili usando pellicola 6x6 cm).
Come detto nell'altro articolo una volta sviluppati passo i rulli in digitale, scannerizzandoli.
Sino a questo punto c'è la soddisfazione di aver creato "interamente" la propria foto in quanto si fa tutto manualmente senza aiuti elettronici che vanno dalla messa a fuoco all'aggiustamento di tempi/diaframmi/iso e questo è particolarmente soddisfacente e istruttivo.
Quello che mi manca ancora in questo mondo e il poter stampare a casa le foto con ingranditore e carta fotografica (non con la stampante digitale) ma conto di provarci quanto prima.
Come sempre mi piacerebbe che chi legge commentasse, esponendo il proprio punto di vista e/o le sue esperienze.