Tutti abbiamo visto almeno una volta nella vita delle foto realizzate tramite la celebre macchina "Polaroid"; foto piccoline, con colori sbiaditi e/o virati... con poco dettaglio [poco è un eufenismo].
Effettivamente, abituato a file digitali, ottenuti con ottiche di pregio; non posso che notare la mancanza di tutte quelle caratteristiche che solitamente vado a cercare nelle foto che realizzo.
Se fosse cosi semplice liquidare la polaroid però, non avrei iniziato a scrivere questo articolo appositamente per lei... insomma; avrà anche dei pregi!
1: Ottenere immediatamente una foto stampata;
2: Le colorazioni virate, sono anche un difetto [se si va ad inquadrare nel modo sbagliato la finalità d'utilizzo della camera in questione]
3: il pregio piu importante è l'intrigante approccio alla fotografia stessa!
Affascinato da tempo da queste macchinette, giorni fà ho deciso per acquistarne una e provare ad utilizzarla!
Quel che mi ha smosso dal farlo è stato il trovare un formato di polaroid in grado di generare un negativo assieme alla foto vera e propria.
Le pellicole in questione sono prodotte dalla Fujifilm e si chiamano FP-100C; sono pellicole a colori, e producono un'immagine che misura 73x95mm; si possono montare sulle polaroid dalla serie 100 alla serie 400.
MAGGIORI INFORMAZIONI
Il procedimento di sviluppo delle stesse differisce da quanto siamo abituati a vedere nelle comuni polaroid; dove la foto esce dalla fotocamera in modo automatico, e semplicemente appare dopo qualche secondo.
In questa tipologia il procedimento è del tutto "meccanico"; si scatta la foto, si estrae la pellicola [che è poi un sandwitch con la foto e il negativo] dalla camera e si attende il tempo riportato da specifica tecnica della pellicola stessa [questo tempo varia in base alla temperatura ambiente].
Una volta raggiunto il tempo necessario si divide la foto dal negativo e il gioco è fatto; appare la foto!
L'utilizzo di tale fotocamera è intuitivo, permette a chiunque di scattare delle foto senza particolari difficoltà.
La macchina è automatica, sarà quindi sufficente caricare l'otturatore, mettere a fuoco e scattare;
abituato però al formato digitale, dove posso permettermi di scattare foto a qualunque cosa, con questa macchina sono portato a scattare con "parsimonia" [visto anche il costo delle pellicole stesse] e questo è ciò che da un ulteriore valore aggiunto al tutto, Impone di pensare la foto prima di scattarla perchè altrimenti si butta una pellicola "costosa" [la stessa cosa si puo dire anche del tradizionale 35mm analogico... anche li, c'è a mio avviso un maggior ragionamento, prima di scattare, ma data la quantità di foto per ogni rullino e di conseguenza il costo per singolo scatto, si possono scattare anche cose "superflue" senza troppi risentimenti].
Insomma, quella che ho fra le mani è una macchina con la quale posso cercare giochi di colori, composizioni minimaliste, semplici dettagli urbani... ottenendo poi una foto resa particolare proprio dai viraggi di colore e dai mille difetti ottici della fotocamera stessa.
Come detto all'inizio, non è una fotocamera dettata alla precisione, il suo campo d'impiego è perciò lo scattare foto a soggetti e dove non sia richiesta nitidezza eprecisione, ma dove accostamenti di colore, e composizioni particolari la fanno da padrone.
Posto qualche scatto realizzato in due giorni di possesso della macchina. [Sono ovviamente fotografie scannerizzate, tramite il mio EPSON V500]
Gli argomenti trattabili in merito a questa tipologia di foto sono veramente tanti, se qualcuno che legge vuole sollevare argomenti sarò ben felice di parlarne!
In alternativa prossimamente cercherò di postare altre "sensazioni".
Ciao!